Anni ed anni di corse, di gare, di manifestazioni contribuiscono all’accumulo di magliette di ogni foggia e materiale, di medaglie di partecipazione, di pettorali, ma anche di trofei, coppe, targhe.
Le maglie si usano, anche se alcune hanno il vizio di nascondersi nel profondo di un cassetto e riemergono al primo trasloco oppure quando è ora di fare repulisti. Altre invece, magari per la qualità superiore vengono usate con frequenza. Altre ancora ci piace sfoggiarle in occasioni speciali, riportano l’effige delle gara blasonata.
Dei pettorali alcuni si liberano subito, lasciandoli a terra vicino all’arrivo, altri li ripongono in auto, altri li conservano gelosamente. In questi caso si va da intere pareti ricoperte da pettorali a poster con pettorale e foto delle gare più prestigiose (le stesse della maglietta con l’effige).
Ma le medaglie, le coppe ed i trofei che fine fanno?
Finiscono in cantina o in soffitta dentro scatoloni polverosi, ed effettivamente alcuni trofei sono spaventosi. Certe volte quando si assiste alla consegna di premi rappresentati da vasi orripilanti o da grumi di sostanze colorate rinsecchite (chiamate quadri) si è meno dispiaciuti di non aver vinto la gara. Ah, quanto vale una bottiglia di vino o una latta di olio extravergine di oliva!
In generale però sono motivo di orgoglio, sia per chi è abituato a vincere sia per chi ci riesce di rado, ed allora adornano sale da pranzo, ingressi, spogliatoi, negozi, uffici. Sono motivo di chiacchiere e di racconti, mentre il vino o l’olio finiscono e della gara non si parla più.
Le mie sono in ufficio, lì sono libere di accumulare polvere, stupore di chi arriva e non conosce del “vizio” che attanaglia ogni podista: accumulare ricordi di manifestazioni. Addirittura ho una bacheca utilizzata come medagliere, con tanto di blocco con serratura (non si sa mai). La bacheca mi segue ogni volta che cambio posto di lavoro, ogni tanto arriva una medaglia di partecipazione nuova (qualcuna è frutto di riconoscimento a 4c per l’impegno di A.P. che non ha apposita bacheca), un trofeo per un podio di categoria, si mescola agli altri ed alle altre, secondo me si fanno compagnia. Ma chissà magari avrebbero voglia di essere portati in giro e mostrate come i trofei dei grandi tornei mondiali (nella foto la coppa Rimet). Secondo me, sono trofei timidi, preferiscono stare tranquilli e sentire 4 chiacchiere di corsa ogni tanto
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