Sebbene sempre più frequentemente si corra in compagnia, benchè le manifestazioni podistiche siano sempre più partecipate, quando la fatica si fa importante o gli allenamenti sono davvero impegnativi il podista è da solo.
Quante volte ti è capitato che già in preparazione gli allenamenti più tosti te li sei dovuti sorbire da solo? Per fare un giretto di un’oretta la compagnia si trova sempre, ma quando si deve fare un lungo di svariati km oppure mettersi alla prova con temibili ripetute, si rimane da soli.
Dopotutto sarà lo stesso nei momenti più tosti di ogni gara e quindi meglio abituarsi fin da subito.
Bisogna fare i conti con le sensazioni di fatica, con la voglia di mollare, con la necessità di rimanere concentrati (per non fare pasticci con numero delle ripetute e dei recuperi), un esercizio nell’esercizio.
Si impara a fare i conti con se stessi, a prestare attenzione ad ogni sensazione, ed in questo la solitudine è una preziosa alleata.
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